giovedì 31 dicembre 2009

IMPARIAMO AD USARE UN TESTER , i volt

















Vediamo insieme come utilizzare il tester su una autovettura e come capire le sue funzioni di base.

Sul tester ci sono generalmente due cavi con dei puntali isolati, che servono a prelevare il segnale che vogliamo misurare, un cavo rosso, e un cavo nero.

Con il tester possiamo misurare vari tipi di segnali ad esempio possiamo stabilire se su un cavo e presente una tensione positiva o negativa "ricordo che nelle automobili la tensione è di 12volt quindi non pericolosa per il corpo umano"




















Una volta impostata la manopola selezionatrice su; volt e la scala del valore massimo , in questo caso 20 volt. Appoggiando i puntali sui poli della batteria visualizzeremo sul display la tensione della batteria, in questo caso è 12 volt, ma nello stesso momento abbiamo stabilito quale dei due poli e il positivo e quale il negativo.




Infatti invertendo i poli del tester sulla batteria nel display davanti al valore apparirà un segno negativo, quindi vuole dire che il cavo rosso appoggia sul polo negativo della batteria , quindi abbiamo misurato la tensione della batteria e ne abbiamo capito la polarità.
la stessa logica la si può applicare anche nella misurazione di tutte la tensioni presenti nei vari cavi dell’impianto che stiamo provando nella automobile.

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TECNICA

IL MOTORE ROVER 18 vvc K series, la cosa più strana che ho visto.



Quando per la prima volta mi capitò la richiesta di sostituire la cinghia di distribuzione di questo tipo di motore sono rimasto veramente perplesso, non tanto, quando ho notato che le cinghie di distribuzione erano due, una al suo posto normale e una dalla parte opposta della testata, ma sopra tutto quando ho aperto il coperchio delle valvole e ho scoperto che i due variatori di fase controllati da due elettro valvole idrauliche e interconnessi tra loro dalla seconda cinghia variavano l'angolatura delle camme in modo diverso tra i due cilindri 1 e 4 rispetto ai cilindri 2 e 3. Quale strano marchingenio avevano inventato questi imprevedibili progettisti Inglesi della Rover.


La curiosità che mi caratterizza per le cose estremamente complesse era alle stelle dovevo necessariamente documentarmi, per quel tipo di distribuzione che non avevo mai visto e sopra tutto quale era lo scopo di tale complessità progettuale se non quella di complicarla ancora di più .


E così, dopo acute osservazioni e consulti con altri tecnici presenti ed incuriositi, la prima analisi è stata che quel tipo di motore appunto il Rover 18 k a una quantità di cavalli pari ad un motore turbo, pur essendo un aspirato, infatti 155 cavalli per un 1796 di cilindrata 16 valvole sono tantissimi, altri motori, raggiungono tali potenze solo con la sovralimentazione, restando naturalmente nell'ambito dei motori di serie, che devono avere anche notevoli caratteristiche di affidabilità, oltre che alle prestazioni ed ai consumi.


Solo dopo acute e animate discussioni, siamo arrivati al dunque e cioè che dal momento che entra in funzione la geometria variabile della fasatura delle valvole, in maniera contraria per quelle di due cilindri rispetto agli altri due, si crea nei condotti di aspirazione una turbolenza tale, da aumentare in maniera sostanziale il riempimento volumetrico dei cilindri, condizione principale della resa di tutti i motori a combustione interna , sostanzialmente più ossigeno che alimenta la fiamma, questa condizione dinamica del comportamento dell'aria nei condotti si chiama. ram jet ed è argomento di studio di molti ingenieri progettisti di motori da corsa. La complessità del sistema escogitato comunque funziona, a condizione che la stessa distribuzione sia messa in fase con la massima precisione e con degli specifici attrezzi per il bloccaggio dei variatori di fase che stanno normalmente liberi in mancanza di pressione dell'olio. Se qualcuno di voi e interessato ad approfondire l'argomento mi può postare in qualunque momento ciao.

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domenica 20 dicembre 2009

MEGA INGORGO A VARESE .......le cause

Sicuramente l'altra sera a chi come me, è uscito dal lavoro intorno alle 19.00, quando erano già due ore circa che nevicava in provincia di varese , non si aspettava di riuscire a rientrare in casa dopo le ore 10.00 se vi è andata bene, magari a piedi dopo avere abbandonato la propria vettura da qualche parte, causa il mega ingorgo che si è via via andato a formare nei centri nevralgici delle città principale e periferia.

Ora è vero che la temperatura era molto bassa ed è anche vero che il tipo di neve che cadeva era particolarmente farinosa e asciutta, ma il blocco totale della circolazione è dovuto secondo la mia umile opinione a due fattori principali che non andranno d'ora in poi sottovalutati. Il primo è sicuramente la totale mancanza di sale sul fondo stradale , che secondo me andava steso nei giorni precedenti visto che le temperature mattutine erano da giorni scese fino a -9, -10 gradi sotto lo zero, questo avrebbe fatto si che la prima neve si sarebbe almeno un po sciolta senza quindi congelare istantaneamente come invece è avvenuto. Il secondo, ci sono ancora troppi automobilisti che con l'arrivo della stagione invernale non si attrezzano con gomme invernali e\o catene da neve , vi assicuro che in questo modo il traffico sarebbe si rallentato ma si arriverebbe tutti a casa senza rischiare incidenti e sopratutto non a piedi sotto alla neve magari anche se si era equipaggiati di potente fuori strada. Spero che in futuro queste due lacune vengano colmate da obblighi di legge, come avviene del resto, da anni, in tutto il resto dell'Europa.

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giovedì 17 dicembre 2009

RICHIESTA VIA MAIL

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mercoledì 9 dicembre 2009

Parliamo di ............ antigelo


Sempre rimanendo in tema di rigidita' delle temperature invernali e' da considerare un controllo importantissimo quello dei prodotti antigelivi nella propria auto. Primo fra tutti e l'antigelo contenuto nel liquido refrigerante del motore , esso ha infatti varie proprieta', da considerarsi la piu' importante e' sicuramente quella anticongelante , diluito in soluzione acquosa, in percentuale, abbassa il punto di congelamento di solito intorno ai -25\30 gradi centigradi . Il metodo migliore per il controllo dell'antigelo e' da effettuarsi attraverso l'uso di un apposito densimetro che dotato di un termometro incorporato mette in relazione la densita', comparandola con la temperatura al momento della misurazione del liquido stesso. I costruttori consigliano la sostituzione del liquido antigelo ogni due anni , per scadenza chimica delle sue caratteristiche, che come dicevo non sono solo limitate ai problemi delle basse temperature, ma anche delle alte temperature , in quanto come si sa' l'acqua pura va' in ebollizione a 90 gradi centigradi, in soluzione con l'antigelo la sua densita' aumenta e quindi anche il grado di ebollizione diventa di circa 110 gradi centigradi. Inoltre il suo potere nei motori e anche di lubrificante e anticorrosivo per tutto l'impianto di raffreddamento . Non dimentichiamo che anche il liquido tergivetro serve anche per non fare congelare l'acqua nella vaschetta evitando cosi fastidiose rotture della stessa in caso di forti gelate. Infine nei motori alimentati a gasolio e bene aggiungere nel serbatoio dei prodotti anticongelanti onde evitare festidiose condensazioni della paraffina normalmente contenuta nei gasoli per autotrazione.

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sabato 5 dicembre 2009

Parliamo di...........gomme invernali.


L'inverno si sta facendo sentire , le temperature si stanno velocemente abbassando e insieme a loro si abbassa la temperatura del fondo stradale e per questo che mi sento di fare un po' di chiarezza sulle cosi' dette gomme invernali. E luogo comune tre la buona parte dell'utenza pensare che la gomma invernale va messa solo quando nevica, questo era cosi' molti anni fa' quando la produzione prevedeva pneumatici da neve che avevano come caratteristica grossi tasselli sul battistrada e addirittura in certi casi dei chiodi incastonati nel battistrada, erano sicuramente efficenti sul fondo innevato ma pericolosi sulla strada ghiacciata o asciutta inoltre erano anche molto rumorosi, negli anni la tecnologia e la ricerca hanno fatto passi da giganti e oggi il mercato offre prodotti molto performanti utilizzabili in tutta la stagione invernale . Infatti le cosi dette gomme termiche hanno come caratteristica principale un disegno del battistrada che le rende molto morbide e quindi si attaccano letteralmente sulle superfici scivolose o ghiaggiate , garantendo cosi un grip migliore sia in accellerazione che in frenata e questo anche con la strada asciutta e fredda. Infine si puo' aggiungere che la gomma invernale deve comunque corrispondere alle caratteristiche dal costruttore dell'auto riportate sul libretto di circolazione in forma generale la si puo' declassare di un codice di velocita' ad esempio una vettura che monta pneumatici codice di velocita "V" ovvero fino a 240 km orari , si puo' installare in codice "H" fino a 210 km orari inoltre la dove e possibile sappiate che le misure piu' strette vanno meglio in caso di neve abbondante per le strade.

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martedì 1 dicembre 2009

Secondo step

Siamo gia' a Dicembre , mi e' venuto in mente di iscrivermi a facebook, li' spero di riuscire a divulgare il mio nuovo blog di autoriparazione, che ad ora ha un solo sostenitore "mio figlio" che naturalmente e' stato "obbligato" da me' credo che un domani mi capira'. ciao a tutti alla prossima.

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